Cari insegnanti, maestri e maestre,
cercate le eccellenze in quei bambini che rimangono indietro, cercate le eccellenze in chi non ama la scuola, in chi non sorride spesso, in chi non ha fiducia in sé, in chi é lento o immaturo.
Cercate le eccellenze in quei bambini che non fanno i compiti perché stanno in negozio con mamma e papà oppure da soli.
Cercate le eccellenze in quei bambini che non sono seguiti come dovrebbero.
Cercate le eccellenze nei bambini con disabilità, le hanno.
Cercate le eccellenze in quei bambini diagnosticati “Bes” (Bisogni educativi speciali), “Dsa” (Disturbi specifici dell’apprendimento) perché non paghino colpe che non esistono.
Perché i bambini stranieri non paghino il fatto di avere due genitori che non parlano bene l’italiano, perché altri non paghino il fatto di non avere libri in casa, e altri ancora non paghino per la loro condizione economica e sociale disagiata.
Che sappiano di potercela fare e anche se per loro la strada sarà più faticosa, è nostro compito fornire strumenti che compensino, per cui arrivino dove devono. Se noi li incoraggeremo e li sosterremo, potete star certi che saranno anche loro un’eccellenza, il meglio di ciò che possono essere.
Quando mettete quel numerino, spesso insignificante, spesso, etichetta e condanna, pensateci. Pensate se tenete conto della storia, del percorso di questi bambini. Perché, sapete cari colleghi, cercarle negli altri le eccellenze non ci può e non ci deve bastare. Ed è facile.
Cinzia Pennati (Penny), insegnante e scrittrice.
“Nessun bambino è perduto se ha un insegnante che crede in lui.” Bernhard Bueb