100 con lode alla maturità, il Sud continua a fare il pieno

Secondo le anticipazioni dell’economista Roger Abravanel, consulente Miur ed esperto di “merito”, è uno scandalo che i punteggi massimi continuano ad essere il doppio che al Nord: il record in Calabria, dove un liceo ne ha venti mentre i migliori da Roma in su ne hanno uno o due. Poi la stoccata: basta ‘cheating’ (barare), largo ai test Invalsi. Il Sud continua a fare il pieno di 100 e lode: secondo alcune anticipazioni, riportate sul Corriere della Sera dall’economista Roger Abravanel, che è consulente del Miur ed ha scritto un libro sull’argomento dal titolo “Meritocrazia”, la tendenza degli ultimi anni non si è arrestata: nel Meridione i punteggi massimi “continuano ad essere il doppio che al Nord; la Calabria continua a battere ogni record con un liceo che ha venti 100 e lode mentre i migliori licei del Nord e del Centro ne hanno uno o due. La consolazione è che si tratta di un liceo diverso da quello dell’anno scorso (il quale sembra avere ‘migliorato’: da 23 è sceso a 17)”. Abravanel accosta questo sbilanciamento ad uno “scandalo” che è solo “apparentemente insolubile”: la riprova sarebbero le prove Invalsi di quest’anno, da cui sembrava che “la cultura dei test” sembrasse “prendere piede anche in Italia e che, in presenza di osservatori, il ‘cheating’ (barare) sembra essere contenuto”. L’analisi che ne consegue è spietata: in Italia non vi sarebbe “nessuna garanzia sulla meritocrazia nella selezione”. Secondo l’esperto, quindi, è giunto il momento di estendere i test Invalsi alla maturità, sia per “rilanciare la meritocrazia nella selezione per l’accesso alla università”, sia “anche per valutare il sistema educativo italiano dove è più debole e ineguale: l’istruzione superiore e l’università. Infatti i risultati dei test Invalsi hanno evidenziato che il grosso gap di risultati tra Nord e Sud non è alle elementari, come si potrebbe immaginare tenendo conto del contesto familiare, ma nelle medie e soprattutto nelle superiori”. Abravanel dispensa consigli anche per i genitori: “prima di iscrivere i propri figli a settembre, dovrebbero richiedere i test Invalsi della scuola a cui intendono iscrivere i ragazzi e paragonarli a quelle di altre scuole e alla media della propria città. I dati oggi esistono, dovrebbero essere resi trasparenti e prima o poi avverrà, nell’attesa richiediamoli e nessuno può vietarci di conoscerli”. L’ultimo invito al ministro Gelmini: “è stata il ‘campione’ del rilancio dell’Invalsi: cosa è necessario fare per evitare anche il prossimo anno lo scandalo dei 100 e lode, estendendo il test Invalsi alla maturità e successivamente creando il ‘fondo per il merito’ già approvato dalla legge per allocare borse di studio private e pubbliche ai migliori giovani italiani?”. Il ministro ha già espresso il suo parere favorevole. Ora si apra il dibattito.

Fonte: Tecnica della Scuola

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